Medicina: un settore ormai completamente militarizzato
C’è un settore ritenuto talmente tanto strategico da essere ormai sottoposto al controllo militare.
Questo settore è enorme e costituisce gran parte del PIL delle nazioni, mediamente tra il 15 ed il 20%.
Milioni di persone si guadagnano da vivere grazie ad esso, direttamente o indirettamente.
Le persone ai vertici di questo settore sono tra i super-ricchi.
Le aziende di questo settore esercitano pressioni incessanti sui governi nazionali, per miliardi di dollari all’anno, sia per assicurarsi contratti redditizi sia per influenzare le politiche nazionali a loro favore.
Le aziende che forniscono materiali a questo settore conducono ricerche avanzate e altamente tecniche che vanno ben oltre la comprensione del cittadino medio.
Questo settore affronta questioni fondamentali di vita o di morte che le nazioni devono affrontare.
Gli operatori di questo settore sono tenuti completamente all’oscuro delle decisioni di alto livello del settore, e spesso vengono loro smentite da coloro che occupano i livelli di comando più elevati.
Eventuali proteste fanno perdere addirittura in modo significativo alcune libertà civili, fondamentali per il privilegio di poter lavorare nel settore.
Quale settore sto descrivendo?
Nel discorso di addio del presidente Eisenhower del 17 gennaio 1961, egli affermò che «Nei consigli di governo, dobbiamo vigilare contro l’acquisizione di un’influenza ingiustificata, ricercata o meno, da parte del complesso militare-industriale. Il potenziale per un disastroso aumento del potere fuori luogo esiste e persisterà.».
Altre mega-industrie – in particolare l’industria medica – hanno generalmente ottenuto risultati migliori nella percezione pubblica rispetto al complesso militare-industriale.
Poi è arrivato il Covid.
In quel momento ci siamo resi conto che il «complesso medico-industriale» è legato al «complesso militare-industriale», ed è un problema.
Come medico, sono imbarazzato nell’ammettere che fino al COVID, avevo solo la vaga idea che fosse così o, più precisamente, lo sapevo, ma non mi rendevo conto di quanto fosse grave e non me ne preoccupavo.
È vero, i medici stavano diventando sempre più dipendenti e i protocolli dettavano sempre di più le cure, ma la professione sembrava ancora gestibile.
Dall’inizio alla metà del 2020, è diventato ovvio, perlomeno a coloro che prestavano attenzione, che la «risposta al COVID», sebbene promossa come un’iniziativa medica, era in realtà un’operazione militare.
La legge marziale era stata effettivamente dichiarata intorno alle Idi di marzo 2020, dopo che il presidente Trump era stato “misteriosamente” convinto a cedere la risposta al COVID al Consiglio di sicurezza nazionale.
I diktat dall’alto su come gestire i pazienti affetti da COVID sono stati trasmessi ai medici dall’alto, e sono stati applicati con una rigidità militaristica mai vista nella vita professionale dei medici.
Quei diktat ignoravano i principi fondamentali sia della sana pratica medica che dell’etica medica.
I protocolli hanno ucciso delle persone.
Quei medici e altri professionisti che parlarono furono effettivamente processati dalla corte marziale.
Le commissioni mediche statali, le commissioni di certificazione delle specialità e i grandi datori di lavoro del sistema sanitario si sono praticamente inciampati l’uno nell’altro nella fretta di rilasciare licenze, decertificare e licenziare i dissidenti.
Medici autentici e coraggiosi che curavano effettivamente i pazienti, come Peter McCullough, Mary Talley Bowden, Scott Jensen, Simone Gold e altri, furono perseguitati, mentre burocrati non praticanti come Anthony Fauci furono acclamati con falsi titoli come «Il miglior dottore d’America».
Cosa è successo alla medicina?
Il COVID ci ha insegnato che il complesso medico-industriale e il complesso militare-industriale sono profondamente connessi.
Una volta che l’arma biologica fu fuori dal laboratorio e raggiunse la popolazione, all’interno del complesso medico-industriale iniziò la corsa per sviluppare e commercializzare l’antidoto estremamente redditizio all’arma biologica.
L’antidoto mal concepito e tossico della terapia genica, falsamente pubblicizzato come un «vaccino», è stato imposto alla popolazione tramite il ricatto, l’effettiva corruzione delle autorità mediche e dei politici, come così come altre psyop dirette dallo Stato Profondo progettate per dividere la popolazione e fare da capro espiatorio ai dissidenti.
Milioni di persone sono morte, molti altri milioni sono psicologicamente traumatizzati, le economie sono a brandelli e alcuni guerrafondai sono straordinariamente ricchi.
Al momento in cui scrivo, praticamente tutti i principali sistemi sanitari, i comitati regolatori specializzati, le associazioni specializzate e le scuole di medicina sono sull’attenti, ancora in linea con la narrazione ricevuta – e ormai chiaramente falsa.
Dopotutto, il loro finanziamento, sia da parte del settore farmaceutico che del governo, dipende dalla loro obbedienza.
La medicina è stata completamente militarizzata.
Nel suo discorso di addio, Eisenhower ha detto qualcos’altro che ritengo sia molto preveggente.
Ha detto che:
“Le crisi continueranno ad esserci.
Nell’incontrarle, siano esse straniere o nazionali, grandi o piccole, è ricorrente la tentazione di sentire che qualche azione spettacolare e costosa potrebbe diventare la soluzione miracolosa a tutte le difficoltà attuali.
Un enorme aumento di nuovi elementi della nostra difesa; sviluppo di programmi irrealistici per curare ogni male in agricoltura; una drammatica espansione della ricerca di base e applicata: queste e molte altre possibilità, ciascuna potenzialmente promettente di per sé, possono essere suggerite come l’unica strada verso la strada che desideriamo percorrere..”.
Quindi non è un caso se già si sta parlando della malattia X.
Fonte di ispirazione: https://brownstone.org/articles/medicine-has-been-fully-militarized/
Originariamente scritto da Clayton Baker tramite The Brownstone Institute
Riepilogato e tradotto da Carlo Makhloufi Donelli
Di questi argomenti abbiamo parlato anche qui:
https://ita.li.it/2023/05/15/parliamo-di-medicina-con-il-prof-paolo-bellavite/
https://ita.li.it/2023/04/13/vera-medicina-ne-parliamo-con-il-dott-alfredo-borghi/
https://ita.li.it/2023/03/22/parliamo-di-medicina-e-libri-con-il-prof-paolo-gulisano/