IRAN
Ho avuto modo di intervistare Franco Fracassi, giornalista, esperto di geopolitica e di comunicazione.
Per sedici anni è stato inviato di guerra (Bosnia, Kosovo, Angola, Iraq, Afghanistan, Ucraina), ha svolto inchieste su corruzione, mafia, terrorismo e servizi segreti e ha coperto i principali eventi mondiali (la caduta del Muro di Berlino, il colpo di Stato in Russia, le Olimpiadi, i vertici internazionali, tra cui il G8 di Genova).
Come regista ha diretto quindici documentari d’inchiesta (di cui è stato anche autore e produttore), tutti distribuiti in Italia e all’estero. Tre di questi sono stati finalisti al premio “Ilaria Alpi”, uno è stato in concorso al Festival di Berlino e ha vinto il Nastro d’Argento come miglior documentario italiano, un altro è stato visto in 87 Paesi da oltre 250 milioni di persone, un altro ancora ha vinto il premio come miglior documentario di tutta Europa e Asia.
Come scrittore ha pubblicato ventotto libri, tra cui: ventuno di inchiesta (anche storica), un libro di viaggi, tre fotoreportage, un libro di favole, una collana di Storia e un atlante geografico.
Come fotografo ha pubblicato su alcune delle principali testate internazionali, ha partecipato per tre volte al World Press Photo.
Ha iniziato a insegnare nel 1998. Da allora ha tenuto corsi, workshop e master per scuole elementari, medie e superiori, per università italiane e straniere e scuole post universitarie. Inoltre, ha tenuto conferenze in tutto il mondo.
La prima domanda che gli ho fatto è stata “l’Iran ha realmente la bomba atomica oppure è una montatura dei media occidentali?”
E poi di altri argomenti, partendo dal suo ultimo libro “Persepolis” per arrivare alla “sovranità sanitaria” che sta per essere acquisita dall’OMS.
Ecco l’intervista:
Nel suo ultimo libro “Persepolis” Franco Fracassi parla di diversi aspetti dell’Iran, per esempio:
Lo conoscete il culto dei martiri nella propaganda del regime vista attraverso la favola del pesciolino nero?
Gli scià sono andati al potere con un colpo di Stato per volere di Regno Unito e Stati Uniti e delle rispettive società petrolifere e con l’aiuto di Gladio: si chiama “Operazione Ajax”.
Nell’Iran dello scià i cittadini statunitensi godevano dell’immunità, a prescindere dai reati commessi. E tu lo sapevi?
Piano della Cia e del MI6 sostituire lo scià con l’ayatollah Khomeini e fregare l’opposizione comunista: vogliamo parlarne?
Qual è l’importanza del bazar e dei suoi mercanti all’interno della cultura, della società e della politica iraniana?
Khomeini si rivolta contro i suoi sponsor (Londra e Washington) e trasforma il Paese in una teocrazia!
L’Occidente scatena il suo miglior alleato Saddam Hussein contro l’Iran ma al tempo stesso arma l’Iran (grazie a Israele) contro l’Iraq: parliamone.
Al contrario di quel che si pensa, i presidenti Khamenei e Khatami erano profondamente legati agli Usa e a Soros!
Gli Usa hanno organizzato ben tre diverse rivoluzioni colorate contro l’Iran: 2003, 2008, 2022
Fu la Cia a spingere i mujaheddin del popolo contro l’Iran e Ahmadinejad, l’unico presidente veramente anti Usa, anche se moderato.
Gli stessi ayatollah (mai stati nemici degli Usa) sono stati avversari duri contro Ahmadinejad, fino a distruggerlo politicamente e arrestarlo e distruggendo i guardiani della rivoluzione (omicidio Soleimani), unica vera forza anti Usa in Iran. L’accordo tra Iran e Usa doveva necessariamente passare da lì.
C’è sempre stato un forte legame storico tra Iran e Israele, anche grazie all’enorme comunità ebraica che vive in Iran perfettamente integrata nella società e nella macchina amministrativa della teocrazia.
Stranamente buona parte della società iraniana odia i religiosi, specialmente nelle grandi città.
Il racconto (sorprendente) delle libertà sessuali e civili in Iran e della storia di queste libertà dall’avvento della teocrazia.
I guardiani del rispetto della legge coranica: Hezbollah e basiji
Il calcio ha contribuito alla riconquista di diritti da parte delle donne iraniane?
Iran schizofrenico: Paese con una Costituzione moderna, liberale e democratica con guida politica e culturale rappresentata da una sola persona, religiosa.
La guerra tra sciiti e sunniti, tra Arabia Saudita e Iran, finita con l’accordo voluto da Cina e Russia.
Le alleanza e le inimicizie vere o presunte dell’Iran a livello internazionale.
Avete mai pensato all’Iran come a un Paese pieno di vita culturale, aperto al mondo e tollerante verso le minoranze, anche verso quelle religiose? Se vi dicessero che Iran e Israele non sono poi così nemici come Paesi? E se vi dicessero che quello iraniano è un popolo pacifico?
“Persepolis” cercherà di raccontarvi tutte queste cose e molto altro. Cercherà anche di mostrarvi le bellezze di un Paese ancora sconosciuto ai più, visto che si tratta di un volume fotografico.
Scoprirete che l’Iran è uno splendido Paese da visitare e che la propaganda ci ha bombardato di pregiudizi che avevano come solo scopo consegnarci un nemico veramente cattivo a cui addossare le colpe di parte dei fallimenti dell’Occidente.
Detto ciò, purtroppo, è anche un Paese dove la religione è ancora troppo pervasiva, dove la cultura maschilista è ancora troppo presente e dove le giovani generazioni trovano rifugio sempre più spesso nella droga per sentirsi vive.
Il libro contiene 118 foto, di cui 61 a colori e 57 in bianco e nero. Tutte scattate da me quando sono stato laggiù.
Franco Fracassi
Intervistato da Carlo Makhloufi Donelli