Eccoci. Siamo giunti al cospetto dello stravolgimento irreversibile del concetto di scuola, di educazione e di istruzione; uno stravolgimento di carattere ideologico ma, sia chiaro, anche fisico e materico. Quello che si sta aprendo è un diabolico stargate che ci catapulterà irrimediabilmente in un mondo virtuale già definito “Eduverso”.
Persone, strumenti, edifici e pareti saranno funzionali per risucchiare, quasi come fosse un buco nero, i nostri studenti (e i nostri figli) in una nuova dimensione dove i cinque sensi saranno annientati in nome di un falsa promessa legata al progresso digitale.
Vero, serve non poca creatività per visualizzare la trasformazione in atto imposta tramite la Scuola 4.0 ma se vogliamo davvero impedirla (o limitarla) è necessario che ciascuno si assuma la piena responsabilità personale delle proprie azioni perché mai nessuno potrà poter dire: “Non avevo capito ciò che stava accadendo…”.
Non possiamo non comprendere che in questo preciso momento, noi docenti siamo alla stessa stregua (con tutto il rispetto dovuto) del personale dei supermercati che, spesso inconsapevolmente, invita i preziosi clienti a transitare dalle casse automatiche ignorando del tutto il proprio destino: essere licenziato.
Infatti è in arrivo una vagonata di soldi per ogni istituto; docenti in preda a una incontenibile euforia in stile prove invalsi proprio come quando, durante il collegio docenti di fine anno, la percentuale del grafico 📈 dei test proiettata sul mega schermo, si alza di qualche misero decimale…
A tutti quei colleghi dico: “state molto attenti”. State molto attenti perché non solo il vostro stipendio rimarrà invariato (sempre il più basso d’Europa a parità di ore lavorative) ma soprattutto perché molto presto, la Scuola digitale e il mondo dell’Eduverso non avranno più bisogno di voi.
Certo, la transizione digitale richiede i suoi tempi. Inizialmente saremo trasformati in “trasmettitori di buone pratiche”, in “facilitatori tecnologici”, in “compagni di gioco” dei nostri studenti che nel frattempo, saranno tutti rigorosamente indottrinati tramite un Visore VR che annienterà – definitivamente – ciò che dovrebbe essere il processo di insegnamento/apprendimento: *una relazione autentica tra esseri umani. *
Il dado 🎲 è tratto: presto o tardi sarete sostituiti da improbabili robot 🤖 o da ologrammi guidati da intelligenza artificiale (AI) che hanno il grande pregio di eseguire gli ordini impartiti senza discutere.
A quel punto sarà troppo tardi ⏰ e non rimarrà che chiedere la disoccupazione, giusto per qualche anno, nell’angosciante attesa di essere definitivamente smaltiti in una discarica per giunta abusiva.
Sappiatelo: la Scuola 4.0 è la scena 🎬 di un crimine che vede come vittima sacrificale anche il concetto stesso di Democrazia considerato che i fondi del PNRR transitano in una nuova prigione (piattaforma Futura) senza passare dal via (Parlamento).
Ma sia chiaro: questo non è un gioco, non è una partita a Monopoli.
Il rischio concreto è che l’intelligenza artificiale cancelli per sempre quella naturale, andando a ribaltare completamente un paradigma fondamentale della nostra esistenza: *la tecnologia al servizio dell’uomo.*
Non l’esatto contrario…
Prof. Roberto Cherubino