Per consentire ai cittadini di cercare di far fronte ai rincari delle bollette di luce e gas, molte associazioni, sindacati e comitati, tra cui ITA.LI.– Italiani Liberi, FISI – Federazione Intercategoriale Sindacati Italiani, OSA – Operatori Sicurezza Associati, Arbitrium, Federazione RinascItalia, Comitato Io Non Pago, Io Apro, Coordinamento 15 Ottobre – C15O, Comitato Ri-Esistenza, Diritti Umani e Salute, grazie alla collaborazione di ALI – Avvocati Liberi, hanno predisposto dei modelli di contestazione liberamente scaricabili e un vademecum esplicativo sulla procedura da seguire. I documenti sono disponibili su questa pagina, sui canali di tutte le associazioni aderenti e su https://avvocatiliberi.legal
In assenza di un intervento dello Stato con misure adeguate a rimuovere e neutralizzare il pericolo concreto di danno alle famiglie, ai liberi professionisti e alle imprese, non vi è altra alternativa per i cittadini che resistere contro tale situazione, in economia, in autonomia e nel rispetto dei doveri di buona fede e correttezza da parte degli operatori dell’energia durante tutta l’esecuzione del contratto.
Non si forniscono soluzioni, quanto piuttosto si suggerisce un possibile rimedio per opporre ragioni in fatto e in diritto alle pretese unilaterali, illegittime, abusive gravemente nocive per la stabilità sociale ed economica delle famiglie e delle pmi. Non abbiamo certezza di poter prevenire o impedire distacchi, sospensioni o depotenziamenti della fornitura di energia, che potrebbero comunque essere attuati a discrezione del fornitore.
Abbiamo invece due certezze:
a) se non si paga nulla il fornitore procederà senz’altro con il distacco dell’utenza;
b) se si paga l’intero importo richiesto, si conserva, sì, la fornitura, ma si subisce un danno economico ingiusto e intollerabile.
Proprio per ovviare alle due situazioni capestro di cui sopra, la strategia di #pagosoloilgiusto si pone come soluzione mediana e come difesa del diritto in uno stato di necessità, un tentativo di riequilibrio contrattuale, ma non si può scongiurare il pericolo che il fornitore possa ricorrere al distacco, al depotenziamento o alla sospensione della fornitura di energia elettrica/gas.
Chi subirà distacchi, sospensioni o depotenziamenti potrà adire il giudice con documenti e ragioni in fatto e in diritto da far valere in via d’urgenza per la riattivazione e il risarcimento del danno con l’assistenza di un legale. In tali casi il cittadino dovrà rivolgersi al proprio legale di fiducia o ad un avvocato reperibile (on line) dall’albo presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati locale o, se sussistano le condizioni soggettive chiedere il patrocinio a spese dello Stato.
