Il Grande Reset è fallito? Riflessioni su Davos 2023.
Un Forum di Davos decisamente sottotono quello che si è da poco concluso nell’innevata cittadina svizzera. A pesare sono state più le assenze che le presenze: mancava il presidente americano Biden, probabilmente occupato dagli scandali dei documenti riservati, ma non c’era neanche la sua vice Kamala Harris; hanno disertato tra gli altri Macron e il nuovo premier britannico Sunak, mentre l’Italia è stata rappresentata dal Ministro dell’istruzione. Dei capi di Stato del G7 era presente soltanto il cancelliere tedesco Scholz. Tanti i miliardari, ben 116 per l’esattezza, ma non sono stati avvistati i volti più iconici della plutocrazia globalista, come Soros e Bill Gates. Il magnate di Tesla nonché nuovo patron di Twitter, l’anticonformista ed eccentrico Elon Musk invece, oltre ad aver dichiarato di aver declinato l’invito al consesso svizzero perché noioso, proprio nei giorni del summit ha lanciato delle accuse sferzanti, definendo il Forum di Davos come un governo mondiale non eletto che il popolo non ha chiesto e non vuole.
Il WEF, emblema della narrazione turbo capitalista, sembra un gigante con i piedi di argilla che si sta sgretolando. Sintomatica di tale declino è la presenza dell’ex ministro degli esteri Di Maio, personaggio dalla caratura e reputazione quantomeno deboli.
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ITA.li – Carlo Makhloufi Donelli